La
vittoria in Coppa Italia
riaccende le speranze e la simpatia-stima per Carlo
Mazzone č come un'iniezione di fiducia, Ma
l'imponderabile čin agguato e il campionato sarā uno
dei pių sfortunati della storia viola anche se coinvolge
la preparazione del campionato successivo.
Dunque
: Era il novembre del '75 . Casarsa, Caso e Guerini
tornavano da Ascoli dove erano stati convocati per la
partita Italia-Olanda under23 che non si fece a causa di
una improvvisa nevicata. I tre erano dispensati
dall'allenamento del lunedė viola, ma avuta la certezza
che il rinvio era sine-die, vennero via da Ascoli per
cercare di arrivare in tempo utile a disposizione di
Mazzone. Casarsa da solo e Caso-Guerini in macchina, la
famosa Porsche che
Vincenzo aveva rilevato da Beatrice. Alle porte di
Firenze l'incidente che coinvolse Caso e Guerini.
Caso
riusci' a cavarsela, Guerini dovette pensare a salvarsi
la gamba e fu' questo il solo successo, perche' a 22 anni
la sua carriera si fermo' proprio sull'autostrada del
sole. Fece di tutto per tornare in campo, sotto la guida
amorevole ed esperta del Professor Alberto Baccani, ma la
sua forza di volonta' gli permise soltanto, piu' tardi,
di tornare in campo da allenatore: cioe' in panchina.
Ricordiamo
la sua breve carriera: 53 partite di campionato, una
partita in nazionale A contro la Bulgaria a Genova, un
gol al West Ham di Londra nel torneo Anglo-Italiano,
vinto dai viola. Per di piu' il gol nella Coppa Italia
che riportava in vantaggio la Fiorentina contro il Milan
.
Fu una grossa perdita anche perche' Caso si riprese
soltanto nel finale del campionato e certi eventi
lasciano il segno in tutta la squadra: e' cosi', e non
viene detto per giustificare ancora un campionato
deludente.
Antognoni, gioca 30 partite e segna 5 gol. Desolati e' il
cannoniere con 10.
Soprattutto in Antognoni l'incidente di Guerini lascia
una traccia profonda perche' tra i due c'era un legame di
amicizia molto forte, come del resto con Roggi. Antognoni
con le sue 30 presenze da' una risposta a tutti coloro
che non lo avevano considerato un giocatore forte sul
piano del carattere: gioca anche quando e' menomato e lo
vedremo con la famosa tarsalgia, che non gli impedi' di
salvare con la sua presenza la Fiorentina da una
retrocessione. Fu Giancarlo a dare l'esempio: tutti
furono vicini a Vincenzo Guerini, da Mazzone a Mattolini,
ma soprattutto con Giancarlo l'aiuto morale lo dette
Roggi. Quel Roggi che costituira' la seconda sfortuna di
questi tempi: nell'amichevole di Viareggio prima del
campionato che seguiva questo deludente, Roggi si
infortuno' ad un ginocchio e fu anche per lui la tragedia
dell'addio avvenuto ad Avellino alla conclusione della
stagione 1977/78.
Cosi' Antognoni perdera' un'altra presenza in campo,
notevole sempre per la sua maturazione tattica. Rocco
aveva detto che avrebbe avuto bisogno di fortuna, ma a
quanto pare non fu e non sara' cosi': forse e' anche per
questo che e' rimasto nella memoria e nell'affetto di
tanti in Italia e fuori, anche dopo aver abbandonato il
calcio giocato.
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