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Il terzo posto crea ancora illusione pensando che la squadra sia fortissima si lascia quasi invariata la struttura. Questa e' la formazione tipo: Galli, Galdiolo, Tendi, Pellegrini, Della Martira, Orlandini, Caso, Braglia, Casarsa, Antognoni, Sella; vanno ricordati Rossinelli, Zuccheri, desolati, Di Gennaro e Sacchetti. Vanno in azzurro Restelli e Mattolini, purtroppo l'euforia iniziale viene interrotta dalla partita di Coppa Uefa contro lo Schalke 04, uno 0-0 splendidamente giocato e trasformato in uno 0-3 a tavolino per aver fatto giocare Casarsa squalificato. Disguido o dimenticanza non importa: il fatto la dice lunga sull'organizzazione della societa' che e' sorretta dal cuore, dall'amore e minata dalla mancanza di strutture organizzative adeguate. Di positivo il lancio e la conferma del portiere Galli destinato anche lui alla nazionale maggiore e una garanzia per tanti anni in maglia viola prima di emigrare al Milan. Il patatrac viene dai risultati, dopo 11 gare, con una sola partita vinta (pero' in trasferta a Bologna). Si cambia l'allenatore, via Mazzone e la squadra viene affidata a Mario Mazzoni, migliora la classifica, 4 punti in 5 partite. Purtroppo e' costretto a lasciare perche' non regge allo stress, sviene in panchina e negli spogliatoi secondo le vicende di ogni partita. Al suo posto c'e' Chiappella, l'uomo che aveva costruito la squadra del secondo scudetto vinto poi da Pesaola. Antognoni, va rilevato, giuoca sempre in condizioni menomate per la tarsalgia, ma non puo' lasciare perche' ormai, anche se ferita e' bandiera viola. Stringe i denti, soffre, zoppica, rischia l'immagine anche in nazionale ai mondiali del 1978 in Argentina. Gia', la Fiorentina finisce con il salvarsi all'ultima giornata per differenza reti sul Genoa e sul Foggia, le tre squadre finiscono a 25 punti con questa differenza reti: Fiorentina fatte 28 subite 37; Genoa fatte 23 subite33, Foggia fatte 28 subite 43. Bisogna ricordare che all'inizio dell'ultima partita il Foggia era in vantaggio su Fiorentina e Genoa che si incontravano al Comunale di Firenze e che alla fine venne sconfitto con una rete resa famosa di Scanziani in Inter-Foggia (2-1). L'uomo che salva la Fiorentina nel finale del campionato, oltre ad Antognoni anche se zoppicante, fu il giovane Sella messo in campo da Mazzoni e che segno' con una certa continuita' nelle ultime decisive partite. Sella fu il cannoniere con 7 reti seguito da Antognoni con 6 in 26 presenze. C'era stato un altro cambiamento nel dicembre del 1977: il presidente Ugolini, anche lui stressato oltre che alle prese con problemi della sua azienda, lascia la presidenza a Rodolfo Melloni, una figura tipica e mitica per l'amore sviscerato verso la Fiorentina. Sara' questo amore in contrasto con i risultati che procurera' al"commenda" un anno dopo un attacco di cuore e quindi la morte, avvenuta il 27 Settembre del 1979. Ma siamo gia' ,anche con Melloni vivo, vicini alla svolta della societa': si prepara l'arrivo dei Pontello. Passata la grande paura, Chiappella lascia e la Fiorentina viene affidata a Paolo Carosi, un allenatore emergente per aver portato l'Avellino in serie A e per essere stato uno dei migliori al supercorso di Coverciano. Tra le facce nuove ci sono quelle di Galbiati ed Amenta. E' un campionato di transizione e di assestamento, anche perche' come si e' detto sono gia' cominciate le manovre per portare alla gestione la famiglia Pontello mentre al posto di Melloni subentra Enrico Martellini, altro "innamorato" dei colori viola. La Fiorentina finisce il campionato senza infamia e senza lode: Antognoni giuoca 27 partite e non segna gol, a conferma delle sue precarie condizioni legate sempre alla tarsalgia, il cannoniere della squadra e' ancora Sella. Formazione tipo. Galli, Lely, Tendi, Galbiati, Galdiolo, amenta, Restelli, Orlandini, Sella , Antognoni, Pagliari, e quindi Di Gennaro e Bruni oltre a tutti glia altri. Il secondo campionato di Carosi (1979/80) non nasce molto bene e anche la campagna acquisti e' un fallimento, Carosi ha chiesto 3 rinforzi arriva solo lo sconosciuto stopper Zagano, abbiamo gia' detto della scomparsa di Melloni avvenuta all'inizio del campionato e anche per questo la situazione di classifica e' drammatica: alla dodicesima giornata i viola sono terz'ultimi, ma e' risorto Antognoni che torna a crepitare con il giuoco e con i gol. Con lui la Fiorentina infila 16 risultati utili consecutivi e a due giornate dal termine e' in seconda fila dietro Inter e Juventus, ma sono proprio le sconfitte delle due ultime giornate di campionato con l'Inter che vince a Firenze e la Juventus a Torino che la fanno scivolare al sesto posto. Il campionato e' vinto dall'Inter con 41 punti che distanzia la Juventus di 3. Antognoni torna al suo grande rendimento, le presenze sono 30 che lo laureano cannoniere viola con 8 gol.
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